domenica 23 novembre 2008

La scrittura.

Qualcuno nel passato disse che un popolo raggiungeva il suo apice quando padroneggiava la scrittura.

E tanti popoli ci hanno lasciato stupende traccie di quello che hanno scritto.
Il più antico popolo, capace di usare questo strumento, furono i cinesi (ma mi riservo di fare ulteriori ricerche in merito). Si sa che erano un popolo molto particolare, e che fin dal 1500 a.c. già fossero a conoscenza di parecchi principi fisici, e che fossero già capaci di utilizzare gas come il
Metano per produrre calore.

Nel bacino del mediterraneo la scrittura, apparve nelle forme e nelle sostanze più disparate.

I primi di cui si ha traccia furono i sumeri con la scrittura cunei forme (incisioni su roccia 4000 ac), seguirno gli egizzi (circa 3200 ac) nel 3100 in Mesopotamia fino ai greci e poi naturalmente ai romani.

Il popolo che più scosse, nell'uso della scrittura (nel bacino del mediterraneo) furono gli egizzi, capaci di avere due forme per redigere un testo.
I geroglifici e i caratteri, ma soprattutto scoprirono che le foglie di una pianta essicate e intrecciate fra loro potevano diventare "carta", e che si poteva usare un pennello e della pittura, per poter lascire dei testo sul telo.

Non solo, questo strumento "carta", era facilmente trasportabile, molto più leggero dell'argilla, molto più maneggevole, anche se discretamente fragile.

Ed è per questo che di questo popolo sappiamo così tanto, perchè quello che scrissero giunse (anche se solo in parte) fino a noi.

Furono per primi gli egiziani a costruire qualcosa di simile ad un libreria, una vera e propria biblioteca. Essa per importanza e sacralità fu collocata a Tebe, e fu eretta e diretta da Sacerdoti.

La scrittura assunse per questo popolo, non solo l'importanza artistica, ma anche quella sacra.

Un esempio per tutti è quanto ci fu tramandato da loro dal punto di vista geometrico.

Realizzare un cerchio per noi pggi è discretamente semplice, e non è in discussione il fatto che anche nell'antichità questo fosse facile. Noi oggi usiamo un compasso, e nel passato il concetto
era identico.
Tenere un punto fisso, e muvere un rispettivo attorno ad esso per una distanza costante.

Se volete realizzarlo è semplice vi basta uno spago e due bastoni.

Tuttavia da questo semplice rudimento è possibile ricavare un numero di forme geometriche davvero considerovoli.



Una circonferenza, ma immaginate quanto da questo semplice disegno si possa ottenere molto altro senza aver bisogno d'altro.



Due rette perpendicolari, che danno luogo a 4 angoli retti.

E' per me semplice intuire lo scompenso che uno straniero avrebbe provato nel vedere qualcuno che progetta un edificio tracciando strani segni per terra, con un strumento che di magico ha proprio poco.

Ma in buona sostanza questo e quello che sembrava agl'occhi di molti popoli, o dei loro osservatori in vista presso gli egizi.

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